![]() Si è fatto un gran parlare negli ultimi tempi della possibilità del contribuente di impugnare o no l'estratto di ruolo anziché la cartella esattoriale. Come anticipato nell'articolo precedente, Facciamo chiarezza con questo post iniziando dalla conoscenza dei termini. Cosa si intende per estratto di ruolo? Cosa lo distingue dalla cartella esattoriale? Chi se ne occupa? L'estratto di ruolo è un documento in cui sono scritti tutti i debiti (multe e tributi dovuti) che il cittadino o la società ha nei confronti del fisco e degli enti previdenziali. É, per semplificare con un analogia, l'estratto conto di tutti i debiti che si hanno presso l'agente della riscossione. Viene generalmente richiesto dal cittadino che, avendo perso traccia o memoria delle cartelle a lui notificate, vuole ricostruire la propria posizione debitoria o verificare se vi siano errori nelle notifiche o in altri aspetti delle cartelle medesime. Esso infatti può essere richiesto direttamente allo sportello di Equitalia. La cartella esattoriale invece è il documento con cui viene comunicata formalmente al contribuente la sua posizione debitoria nei confronti dell’erario e soprattutto viene richiesto il pagamento entro 60 giorni. Viene emesso da un agente della riscossione che preannuncia al contribuente la riscossione coattiva di un tributo non pagato. La cartella è un titolo esecutivo, per cui in caso di mancato pagamento Equitalia potrà procedere con le classiche procedure esecutive come fermo amministrativo dell’auto, ipoteca, pignoramento, etc. L'agente della riscossione (detto anche concessionario) è un "intermediario" tra l'ente creditore e il cittadino debitore e la cartella esattoriale e' il suo strumento operativo primario con cui intima il saldo del debito. Dal 2006 la funzione di riscossione viene effettuata attraverso la società "Equitalia spa" e le sue azioni sono interamente di proprietà di enti statali, Agenzia delle Entrate per il 51 per cento e l’INPS per il 49 per cento. Ultimamente si è discusso molto se ad essere impugnabile fosse solo la cartella esattoriale o anche l'estratto di ruolo. I dubbi nascono anche dal fatto che la Corte di Cassazione si è espressa ultimamente sull'argomento in maniera apparentemente contraddittoria. Secondo le ultime sentenze è la stessa Corte che stabilisce che l'estratto di ruolo può essere impugnato, ma a determinate condizioni. La sezione tributaria della Suprema Corte ha chiarito che i ruoli sono atti interni dell’amministrazione: pertanto i relativi vizi possono essere impugnati, dal contribuente, solo eccezionalmente, in base a norme specifiche, come quelle sui termini di decadenza entro i quali i ruoli medesimi devono diventare esecutivi oppure quando i relativi estratti siano notificati al contribuente al posto della cartella. Quindi, per ulteriore chiarezza, le eccezioni per cui viene ammesso il ricorso tramite il ruolo sono 2:
Negli altri casi, di norma, l'impugnazione va rivolta verso la cartella verificando se ci siano le condizioni per farlo. Da quanto detto, si evince l'importanza che assume l'estratto di ruolo che ci fornisce delle informazioni aggiuntive e sicuramente più complete rispetto alla semplice cartella. Non è raro il caso di nostri clienti che sono venuti a conoscenza di debiti pendenti con l'erario o addirittura di aver subito ipoteca sui propri beni soltanto attraverso il controllo dell'estratto di ruolo. Per questo la prima cosa che chiediamo al cliente è una verifica dell'estratto di ruolo (che possiamo fare direttamente noi) e se sui propri beni ci siano eventuali gravami o ipoteche a propria insaputa tramite una visura ipotecaria. Se hai problemi con Equitalia e vuoi verificare se ci siano le condizioni per una riduzione (o cancellazione) del debito, vai alla voce "contatti" in alto e compila il form. Sarai ricontattato al più presto. Comments are closed.
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Dicembre 2016
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