![]() Nel precedente articolo, abbiamo parlato dei giorni entro cui presentare l'opposizione a un Atto di Precetto ed a un Decreto Ingiuntivo: 40 giorni a partire dalla notifica per il Decreto Ingiuntivo. 10 giorni per l'Atto di precetto. Questi termini ci permettono di opporci ad errori formali di tali notifiche: come errori su nomi, e/o intestazioni, errori sulle cifre da restituire, sul numero di partiva IVA, insomma piccoli dettagli che permettono di allungare i tempi. Questi errori non sono numerosi ma può capitare una volta ogni tanto. Nel caso del Precetto abbiamo 10 giorni per l'opposizione formale all'atto in sé e 20 giorni per opporsi all'Esecuzione, questo è il cardine della strategia difensiva, se abbiamo di mezzo una banca, parte il contenzioso perché andiamo dritti dritti nell'Usura e Anatocismo bancario e quindi nel Penale perché vittime di Usura da parte dell'istituto bancario. Qui siamo in mano al Giudice, che può fermare la procedura per delineare il tutto e capire se siamo noi a credito rispetto la banca. Dalla data di notificazione, il creditore ha 90 giorni di tempo per chiedere al Giudice di applicare la legge e procedere con il Pignoramento e la Vendita all'Incanto, quindi c'è tempo per un accordo stragiudiziale a Saldo e Stralcio con il creditore. In alternativa per evitare il pignoramento si può usufruire della Conversione del Pignoramento, versando un quinto del dovuto immediatamente e il rimanente pagando a rate per 18 mesi. Ci sono altri 2 dettagli per far annullare un Pignoramento, c'è da verificare se l'esecuzione avviene dopo il termine dei 90 giorni e la data della Trascrizione nei pubblici registi del Pignoramento rispetto all'udienza di vendita. Resta il fatto che se non sai come muoverti e non sei supportato da validi professionisti, avrai torto anche se hai ragione.
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Dicembre 2016
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