![]() Parliamoci chiaro lo stato ha bisogno di far cassa e di proteggersi da contenziosi legali perdenti in partenza. l’unico modo è questa specie di condono mascherato per incassare il maggior numero di piccole cifre possibili e far passare in secondo piano l'usura negli interessi e l'attività di riscossione al di sopra della legge. I debiti con l’erario che godono maggiormente di questa rottamazione sono quelli di importo fino a 20mila euro. Chiediamoci il perchè... Sono i debiti fuori dall'iscrizione dell'ipoteca legale, e che colpiscono maggiormente i cittadini con l’iscrizione del fermo amministrativo sul proprio autoveicolo o motoveicolo, sia privato che aziendale, e del pignoramento presso terzi che colpisce i nostri crediti verso fornitori e le somme sul conto in banca spazzolando tutto il possibile senza alcun riguardo per la legge. Un debito massimo di 20mila rottamato e ricalcolato può scendere della metà ed essere rateizzato in 4 rate, dato che il 90% dei debiti con l’erario da riscuotere rientrano in questa categoria allora si capisce che si vuole fare una rapida cassa anche solo con l’incasso di un paio di rate. Chi ha l’ipoteca iscritta, o il preavviso e debiti maggiori cosa può fare? La combinazione tra la rottamazione delle cartelle con il controllo dell’estratto di ruolo può far scendere l’importo di molto se calcoliamo bene. Facciamo un esempio: Debito da 200mila, con ipoteca iscritta o preavviso, (ricordiamo che senza preavviso l'ipoteca non può essere iscritta). Controlliamo la regolarità degli importi iscritti a ruolo: 120mila euro di cartelle decadute (che è differente dalla prescrizione). Controlliamo i tassi d’interesse delle cartelle: 40mila euro di usura Aggiungiamo il controllo del cassetto fiscale Agenzia Della Entrate e finiamo così... Rimangono 40 mila euro regolari da pagare con cui fare richiesta della rottamazione: scendiamo sotto a 20mila e rateizziamo. Ovviamente dobbiamo essere in grado di pagare 4 rate secche da 5mila euro nel giro di 2 anni. Il debito può scendere fino al 90% con gli elementi giusti, l’ipoteca può essere tolta e si può far richiesta danni per i tassi usurai. Il gioco vale la candela con la giusta competenza nel controllo del debito con Equitalia. La rottamazione vale per i carichi con il fisco dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, si può fare anche per singoli carichi all'interno della stessa cartella, si può rateizzare in 4 soluzioni e si deve dichiarare di rinunciare ai giudizi pendenti sui carichi dichiarati nella rottamazione. Quest’ultimo punto è stato messo perché Equitalia è piena di ricorsi per la decadenza dei carichi iscritti a ruolo e per le richieste danni per usura a cui sta soccombendo e in tal modo tentano di togliersi molti problemi giudiziari. Meglio quindi controllare prima l’estratto di ruolo, fare il ricorso in autotutela per i tributi decaduti e gli interessi sopra la norma di legge e poi farsi i conti se conviene rottamare il rimanente. Ci sono 90 giorni dalla pubblicazione della gazzetta ufficiale del 22 ottobre 2016, vigente dal 24 ottobre 2016, per richiedere la rottamazione delle cartelle Equitalia con il modulo specifico ergo si è in tempo fino a fine gennaio per fare la richiesta, tempo prezioso per controllare l'estratto di ruolo prima e poi procedere con la rottamazione. Poi l’ente si prende altri 90 giorni per comunicare quanto pagare e gli importi delle rate, le prime due pari ad un terzo e le ultime due pari ad un sesto della somma dovuta, ritornando all'esempio di prima con 20 mila euro da pagare le prime due rate saranno di circa 6600 euro e le ultime due di circa 3300 è chiaro l’obbiettivo di incassare almeno le prime due rate e coprire il 60% del debito se il debitore non riesce a pagare il rimanente. Per importi maggiori la rottamazione è insostenibile a livello economico e temporale. Chi è decaduto dalla rateizzazione ha la possibilità di rientrare nei pagamenti ma come detto, prima ci sono da fare due conti sulla sostenibilità e convenienza dell’operazione. Molto scorretta è la questione degli interessi già pagati e non restituiti o ricalcolati sul netto da pagare, siamo di fronte allo stato e questo dice tutto, ci mettono 2 giorni a pignorarti tutto e 2 anni a restituire cifre non dovute o a togliere il pignoramento dal conto corrente con totale malafede ed ingiustizia. Contattaci per controllare la tua posizione, ti possiamo aiutare nel compilare regolarmente la richiesta di rottamazione e consigliare la migliore strategia per ottenere il massimo da questa operazione se il tuo debito è importante. ![]()
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![]() Sospendere l'esecuzione immobiliare e fermare la vendita all'asta del nostro patrimonio immobiliare è possibile. Come farlo nel concreto? Per bloccare la procedura servono dei motivi molto forti davanti al giudice. Il processo è come una reazione chimica: dai reagenti otteniamo i prodotti, e l'equilibrio si sposta in base a come procede la reazione. Quindi se non facciamo niente, si sposta tutto a favore della banca, se si propone un motivo debole siamo ancora in perdita, quando invece abbiamo motivazioni forti la bilancia si sposta a nostro favore. Queste motivazioni forti vanno cercate nel rapporto con le banche. Siamo in asta per quale motivo? Per non esser riusciti a pagare dei mutui? Questo mutuo a cosa è servito? Siamo in asta perché abbiamo garantito con fidejussioni personali il patrimonio aziendale o per altri motivi? Cosa abbiamo ipotecato per garantire il credito ottenuto dalla banca? Poi i tassi sono regolari o anomali? Ci sono fidi allegati o altri prodotti come derivati o abbiamo chiuso un leasing? Sono tante le domande a cui dobbiamo dare una risposta. La musica può cambiare profondamente se ogni nota va nel posto giusto e possiamo passare da un requiem ad una sinfonia nell'arco di poco tempo con gli strumenti giusti e musicisti adeguati. Il controllo di ogni punto che ci ha portato alla vendita all'incanto può darci un appoggio sicuro per fermare l'iter dell'asta. La banca può fare e fa molte cose irregolari, fuorilegge e passibili di sanzioni molto pesanti, e quando sono portate agli occhi del giudice il torto è così evidente che non possiamo che non aver ragione. Estorsioni, Frodi, Truffe e Usura sono rilievi Penali e sono all'ordine del giorno nei rapporti con le banche. Va detto anche che se non ci sono i giusti motivi non possiamo fare niente, e se iniziamo una causa senza fatti concreti possiamo essere condannati per lite temeraria, quindi tutto va pesato con giudizio prima di muoversi. Se hai all'asta un tuo immobile o l'intero patrimonio, puoi fermare tutto se ci sono i giusti motivi, contattaci. Le banche non sono corrette e trovare anomalie nel rapporto è molto probabile! ![]() Quando la banca ti fa firmare il contratto, sei sicuro che tutto sia regolare? Quante garanzie hai dato per l'apertura di credito? La normale prassi è quella della ipergaranzia per la banca, tutto a scapito dell'imprenditore e della sua famiglia, praticamente serve anche la garanzia della nonna in certe occasioni. Altre volte la banca, oltre al finanziamento, ti accolla un corollario di prodotti che francamente non servono a nulla, tranne che a generare commissioni e spese varie. Un caso tipico viene in mente quando il cliente chiede credito e l'azienda è in buone condizioni, cosa fa la banca per approfittare di questa ghiotta opportunità? Parliamo di finanziamenti sopra una certa cifra, quindi posizioni abbastanza importanti: Mutuo a sei zeri, apertura di credito in conto da 6-700mila ogni trimestre con sbilanci notevoli, aggiungiamo anche un derivato Swap OTC per coprire il rischio con un paio di milioni e il gioco è fatto. Se il tasso del mutuo va bene, il lavoro oscuro lo fa il derivato, con le spese di gestione, con le perdite per la volatilità del mercato, e la copertura dei margini. Parliamoci chiaro, questi derivati sono strumenti sofisticati, spesso utilizzati dalle stesse banche per fregare altri istituti di credito, ergo se non sei un esperto, la banca vince in partenza. Alcune volte firmi e sei già in perdita e non parliamo di briciole, aggiungi la rata del mutuo, le spese del fido e arriviamo ad una discreta somma estromessa a mani basse dalla banca. E se il giocattolo si rompe? Ecco entrare in campo le garanzie concesse per avere questo arsenale di credito. Primo grado: Le Ipoteche, se non si rientra si inizia a spolpare il patrimonio immobiliare della società e/o quello di famiglia. Prima arriva il decreto ingiuntivo o direttamente l'atto di precetto, poi il pignoramento e la vendita all'asta, controlliamo le ipoteche prima di darla vinta alle banche, tutto si può fermare se ci sono le condizioni giuste. Secondo passo: Le Fidejussioni, qui entriamo nella tragedia, praticamente tutti quelli che hanno firmato, sono diventati garanti per la cifra richiesta e si parla di tutta la famiglia e parentela, aggiungiamo anche altri soci esterni e ci troviamo di fronte ad una catastrofe economica globale. Anche le fidejussioni sono da controllare per verificare la loro correttezza. La banca non lo dice, ma questi passi vanno fatti a norma di legge e più volte di quanto pensi non è così, loro fanno il loro lavoro, e tu se non conosci le regole, come puoi opporti? Sei sicuro che le garanzie richieste e i prodotti finanziari proposti per il credito siano regolari e fatti nel modo corretto? Contattaci per entrare nel dettaglio e verificare i lati oscuri del contratto che ti è stato proposto. ![]() Il pignoramento immobiliare è l'ultimo passo dell'iter giudiziario che porta alla vendita all'asta. Dell'atto di precetto e del decreto ingiuntivo, dei loro termini e come fare e per quali motivi fare opposizione, abbiamo parlato precedentemente. Dei vizi che possono far annullare il pignoramento, e della conversione dello stesso si è detto qui. Parliamo ora di cosa fare per fermare il pignoramento bancario da parte della banca: Diciamo subito che la vendita all'incanto si può bloccare ed è possibile fermare tutta la procedura, sempre, se si hanno in mano elementi concreti del comportamento anomalo dell'istituto bancario. La nostra missione è trovare ed evidenziare efficacemente le irregolarità nel rapporto con la banca. Ci sono 3 passi differenti da seguire per centrare l'obbiettivo: 1) La verifica contrattuale del rapporto che abbiamo aperto con la banca; i contratti di apertura di credito di un fido, di un mutuo, di un leasing e di un derivato possono essere molteplici e devono avere caratteristiche adeguate al testo unico bancario e questo a prescindere del controllo dei tassi. Spesso basta solo questo per annullare un pignoramento, la banca guadagna sull'ignoranza contrattuale del cliente e per certi atti stipulati si può richiedere anche il procedimento disciplinare contro il notaio, fino alla radiazione dall'albo. In certi casi per dirla con un francesismo, la banca vuole fottere tutti, sia altri creditori che Equitalia e qui può diventare molto istruttivo quando lo si fa presente al giudice. 2) Controlliamo la regolarità delle garanzie prestate per avere l'accesso al credito; quante persone hanno garantito e con cosa, l'ipoteca e le fidejussioni sono a norma o ipergarantite? La banca ha una tendenza a scordarsi di quello che dovrebbe fare per legge e chiude gli occhi con i soldi degli altri. 3) Analizziamo i tassi delle operazioni finanziare aperte per appurare la loro regolarità e si parla di anatocismo ed usura bancaria e anche qui vediamo che spesso la banca ha giocato con i numeri. Nei prossimi articoli approfondiremo le modalità e i comportamenti irregolari della banca, come abbiamo fatto con Equitalia, anche perché spesso e volentieri ci sono, nello stesso momento, problemi con entrambi questi enti. Se vuoi fermare il pignoramento immobiliare dalla banca e evitare la vendita all'asta. Contattaci! La nostra prima analisi è gratuita, chiedi e ti sarà dato. Mezzo mondo bancario indagato per il reato di usura! Ecco il primo passo per rialzare la testa19/6/2014 ![]() I media negli ultimi tempi sono stati intasati da notizie relative a fenomeni di corruzione che hanno interessato la classe politica, il mondo imprenditoriale e quello bancario. Due su tutti, la vicenda che ha riguardato il giro di tangenti sulla costruzione dell'Expo di Milano e quella del Mose di Venezia. Con l'accavallarsi di queste notizie e lo scandalo che hanno generato è passata in secondo piano una notizia che non ha nulla da invidiare alle altre due: la procura di Trani ha inscritto nel registro degli indagati i vertici di Bnl, Mps, Unicredit e Bpb. Mezzo mondo finanziario e bancario, compresi l’ex capo della Vigilanza di Bankitalia e un ex ministro dell’Economia. La lunga lista degli indagati è composta da ben 62 nomi di primo piano. Insomma ministri, alti dirigenti, addetti alla vigilanza, amministratori delegati, presidenti e loro vice, segretari e chi più ne ha più ne metta. E stiamo parlando dei più importanti istituti di credito italiani. Ma cosa hanno fatto di tanto grave? Il reato contestato dalla Procura di Trani è quello che di solito si applica alla criminalità comune o anche organizzata: l’usura. Nella fattispecie si tratta però di concorso in usura bancaria: quella che consiste nell’applicare tassi di interesse sui prestiti superiori rispetto alle soglie fissate ogni tre mesi dalla Banca d’Italia. Un argomento di cui abbiamo spesso parlato sul nostro blog e che rappresenta il nostro pane quotidiano. Il reato di usura (bancaria) continuata ed aggravata sarebbe stato compiuto dalle banche ai danni di alcuni imprenditori pugliesi nell’ambito di finanziamenti concessi prevalentemente sotto forma di anticipazioni su conto corrente. Insomma, le banche a cui gli imprenditori si rivolgevano cercando aiuto, si comportavano a loro insaputa, come degli strozzini. Con il benestare, in aggiunta, di chi aveva il ruolo di controllore: Bankitalia. Bisogna sottolineare il coraggio di questi 5 imprenditori pugliesi che hanno con determinazione portato avanti la loro lotta per ristabilire la giustizia e non hanno voluto chinare la testa davanti ad una vera e propria truffa compiuta ai loro danni. Chiunque può intraprendere questa lotta e rialzare la testa. Il primo passo per questa lotta è quello di farsi fare una verifica GRATUITA da esperti sui propri conti correnti, mutui, finanziamenti, leasing etc. per controllare se ci sono anomalie e se l'istituto di credito ha applicato dei tassi d'interesse maggiorati. I nostri esperti possono verificare con una perizia peritale se il tuo rapporto con la banca è in ordine o se la stessa ti sta sottraendo soldi a tua insaputa. Questa verifica non ti costa assolutamente nulla. Per fare un esempio, se nel caso di un mutuo, la banca ha applicato tassi usurari, quel mutuo è nullo! Vuol dire che non solo gli interessi che hai pagato fino a quel momento ti vanno ridati indietro, ma che anche gli interessi che devi pagare fino alla fine del mutuo non devi più pagarli. TI resterà da pagare solo la quota capitale di quello che resta. Immagina cosa vuol dire tutto questo e quanto ossigeno nuovo può apportare alla tua attività, alla tua azienda, alla tua vita. Una volta che la perizia ha messo in luce l'esistenza di un danno e che hai pagato più del dovuto possiamo procedere per recuperare il maltolto offrendoti protezione, supporto e assistenza legale fino alla fine del contenzioso e fino a quando non recuperi i tuoi soldi. In tutto questo percorso non avrai nulla da temere. Puoi star tranquillo, ti seguiremo passo dopo passo e non verrai mai lasciato solo. ![]() Le crisi aziendali spesso non sono dovute a cattiva gestione o mancanza di clienti, spesso è la banca la causa. Arriva un nuovo direttore che ha un eccesso di zelo verso la sede centrale, non conosce la realtà e le imprese del nuovo contesto o per ordini dall'alto a causa dell'eccessiva esposizione in strumenti di pura speculazione, o per casi di truffe tra le stesse banche. La mannaia cala sugli imprenditori e i loro affidamenti, la via più facile, perché è la cosa più semplice da fare, si chiudono i rubinetti e tanti saluti. Chi si trova in questa situazione cade nella disperazione: Non possono farmi questo, mi uccidono l'attività, la mia vita, la mia famiglia, manca la terra da sotto i piedi. Purtroppo per rimanere in piedi, perché spesso si hanno i clienti che aspettano la fornitura si possono fare delle scelte disperate come affidarsi alla criminalità o a usurai, col non senso di prendere questo denaro anche per pagare le tasse. Ogni giorno questa piaga si allarga, imprenditori si suicidano e aziende fiorenti cadono nella polvere. Lo Stato e Le Banche sguazzano in questa situazione MA ci sono vie per combattere. Le banche hanno il terrore appena si nomina l'Anatocismo, si accordano in via stragiudiziale e fanno firmare accordi vincolanti alla segretezza sul nome della banca e la cifra, l'usura bancaria è pressoché certa tra interessi, spese varie, commissioni massimo scoperto, commissioni scoperto di conto, tassi di mora, sconfino fido e cosi via. Più il fido è pesante e più va in là negli anni , più la cifra da recuperare da ossigeno all'azienda. Spesso si riparte più spediti di prima. La situazione è più articolata quando tra mutui, immobili aziendali, immobili personali, garanzie su mutui simulati e clausole vessatorie non si è stabilito di tenere separato il patrimonio personale e quello aziendale e si sono concesse ipoteche per andare avanti. Entreremo nello specifico nei prossimi articoli. Resta il fatto che se ti muovi prima della banca con l'anatocismo, puoi rendere molto più lungo il processo esecutivo e nel frattempo recuperare liquidità con il nostro aiuto. |
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