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Condono Equitalia, come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriale, le insidie sono dietro l'angolo.

9/11/2016

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Prima di aderire al condono Equitalia ci sono un po di cose da sapere. 

Facciamo un elenco per vedere dove sono nascoste le insidie della rottamazione ed evitare errori. 

Un controllo analitico e puntuale è necessario per valutare cosa conviene e cosa no. 



Iniziamo:

1) Si ha tempo fino al 23 gennaio 2017 per richiedere l'adesione, si può richiedere compilando il modulo di adesione e inviarlo via PEC o andando agli sportelli Equitalia, ecco una copia. 

2) L'importo è rateizzabile in 4 rate da pagare entro primavera 2018, quindi 3 rate nel 2017 da pagare in 8 mesi, perché l'ente ha tempo fino al 23 aprile 2017 per dirci quanto dobbiamo pagare.

Primo conto da fare, che debito abbiamo? Meglio 4 rate in 2 anni o 72/120 in 6 e 10 anni?
Ne abbiamo parlato qui. 

​In queste ore il parlamento sta decidendo se allungare i tempi della rateizzazione.


3) Sono costretto a rinunciare a contenziosi legali e ricorsi per i ruoli di cui chiedo la rottamazione. ​



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Perché?
Sospettiamo "casuali" errori in quello che ci comunicherà l'ente, scommettiamo che ci troviamo sorprese quando si tratterà di pagare e poi non poter più procedere con un ricorso. 

Ricordiamo che ci sono 217 miliardi di euro di cartelle Equitalia con richieste indebite. 

4) Può rottamare solo chi è in regola con i pagamenti delle rateizzazioni, e gli interessi pagati non vengono stornati, la solita pratica scorretta dello stato, e se aderiamo alla rottamazione dobbiamo richiedere la sospensione della rateizzazione e rinunciarvi, non pagando una rata della rottamazione non si può neanche tornare a fare la rateizzazione. 

5) Chi è decaduto da precedenti rateizzazioni non può accedere alla rottamazione, prima fanno in modo di non farti pagare, poi fanno il condono ma non ti fanno pagare, praticamente nessuna logica.

6) In determinati casi c'è il rischio di pagare di più rispetto alla normale rateizzazione. 

Quindi attenzione, noi consigliamo di controllare prima di tutto la decadenza dei ruoli iscritti nell'estratto di ruolo.

Se ci sono ruoli decaduti, Equitalia non li può riscuotere e si torna indietro all'ente impositore risparmiando circa la metà della cifra e se non abbiamo risposta in 220 giorni il totale.

Lo strumento per farlo è la richiesta in autotutela e finché non abbiamo risposta l'ente deve sospendere ogni attività di riscossione nei nostri confronti.

Calcolato il rimanente si valuta se conviene procedere con la rottamazione o la rateizzazione. 

Contattaci e controlliamo come sfruttare al meglio la situazione!

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Rottamazione cartelle Equitalia, quando conviene? l’ipoteca legale rimane iscritta. I debiti con Equitalia sono più leggeri ma non spariscono.

6/11/2016

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​Parliamoci chiaro lo stato ha bisogno di far cassa e di proteggersi da contenziosi legali perdenti in partenza.

l’unico modo è questa specie di condono mascherato per incassare il maggior numero di piccole cifre possibili e far passare in secondo piano l'usura negli interessi e l'attività di riscossione al di sopra della legge.



I debiti con l’erario che godono maggiormente di questa rottamazione sono quelli di importo fino a 20mila euro.

Chiediamoci il perchè...

Sono i debiti fuori dall'iscrizione dell'ipoteca legale, e che colpiscono maggiormente i cittadini con l’iscrizione del fermo amministrativo  sul proprio autoveicolo o motoveicolo, sia privato che aziendale, e del pignoramento presso terzi che colpisce i nostri crediti verso fornitori e le somme sul conto in banca spazzolando tutto il possibile senza alcun riguardo per la legge.

Un debito massimo di 20mila rottamato e ricalcolato può scendere della metà ed essere rateizzato in 4 rate, dato che il 90% dei debiti con l’erario da riscuotere rientrano in questa categoria allora si capisce che si vuole fare una rapida cassa anche solo con l’incasso di un paio di rate. 

Chi ha l’ipoteca iscritta, o il preavviso e debiti maggiori cosa può fare?

La combinazione tra la rottamazione delle cartelle con il controllo dell’estratto di ruolo può far scendere l’importo di molto se calcoliamo bene.

Facciamo un esempio:

Debito da 200mila, con ipoteca iscritta o preavviso, (ricordiamo che senza preavviso l'ipoteca non può essere iscritta).

Controlliamo la regolarità degli importi iscritti a ruolo: 120mila euro di cartelle decadute (che è differente dalla prescrizione).

Controlliamo i tassi d’interesse delle cartelle: 40mila euro di usura

Aggiungiamo il controllo del cassetto fiscale Agenzia Della Entrate e finiamo così...

Rimangono 40 mila euro regolari da pagare con cui fare richiesta della rottamazione: scendiamo sotto a 20mila e rateizziamo.

Ovviamente dobbiamo essere in grado di pagare 4 rate secche da 5mila euro nel giro di 2 anni. 

Il debito può scendere fino al 90% con gli elementi giusti, l’ipoteca può essere tolta e si può far richiesta danni per i tassi usurai.

Il gioco vale la candela con la giusta competenza nel controllo del debito con Equitalia.

La rottamazione vale per i carichi con il fisco dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, si può fare anche per singoli carichi all'interno della stessa cartella, si può rateizzare in 4 soluzioni e si deve dichiarare di rinunciare ai giudizi pendenti sui carichi dichiarati nella rottamazione. 

Quest’ultimo punto è stato messo perché Equitalia è piena di ricorsi per la decadenza dei carichi iscritti a ruolo e per le richieste danni per usura a cui sta soccombendo e in tal modo tentano di togliersi molti problemi giudiziari. 

Meglio quindi controllare prima l’estratto di ruolo, fare il ricorso in autotutela per i tributi decaduti e gli interessi sopra la norma di legge e poi farsi i conti se conviene rottamare il rimanente. 

Ci sono 90 giorni dalla pubblicazione della gazzetta ufficiale del 22 ottobre 2016, vigente dal 24 ottobre 2016, per richiedere la rottamazione delle cartelle Equitalia con il modulo specifico ergo si è in tempo fino a fine gennaio per fare la richiesta, tempo prezioso per controllare l'estratto di ruolo prima e poi procedere con la rottamazione.

Poi l’ente si prende altri 90 giorni per comunicare quanto pagare e gli importi delle rate, le prime due pari ad un terzo e le ultime due pari ad un sesto della somma dovuta, ritornando all'esempio di prima con 20 mila euro da pagare le prime due rate saranno di circa 6600 euro e le ultime due di circa 3300 è chiaro l’obbiettivo di incassare almeno le prime due rate e coprire il 60% del debito se il debitore non riesce a pagare il rimanente. 

Per importi maggiori la rottamazione è insostenibile a livello economico e temporale. 

Chi è decaduto dalla rateizzazione ha la possibilità di rientrare nei pagamenti ma come detto, prima ci sono da fare due conti sulla sostenibilità e convenienza dell’operazione. 

Molto scorretta è la questione degli interessi già pagati e non restituiti o ricalcolati sul netto da pagare, siamo di fronte allo stato e questo dice tutto, ci mettono 2 giorni a pignorarti tutto e 2 anni a restituire cifre non dovute o a togliere il pignoramento dal conto corrente con totale malafede ed ingiustizia. 

Contattaci per controllare la tua posizione, ti possiamo aiutare nel compilare regolarmente la richiesta di rottamazione e consigliare la migliore strategia per ottenere il massimo da questa operazione se il tuo debito è importante. 




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P.S. Per L’usura di stato guardate un po’  a che importi arriviamo in questo caso: ruolo decaduto e interessi pari al 85% e con l’aggio andiamo oltre e in realtà nulla è dovuto!!

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L'Estratto conto Equitalia è inutile e spesso non aggiornato. Solo l'estratto di ruolo e la cartella esattoriale sono i documenti che servono per fare il ricorso in autotutela.

20/4/2016

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L'estratto conto debitorio Equitalia è praticamente una visura dove è descritta la somma dovuta all'ente di riscossione e lo stato dei pagamenti, è totalmente gratuito e si richiede allo sportello Equitalia o direttamente online sul portale Equitalia.

La sua utilità per fare ricorso contro le posizioni che si hanno con Equitalia è pari a zero, è solo informativo e spesso non è aggiornato. 

Quindi è possibile trovarsi con l'estratto conto con una cifra, e l'estratto di ruolo con un importo diverso, il tutto crea sempre grande confusione e insicurezza nel debitore che alla fine non sa se quello che sta pagando sia vero o no. 

L'unico documento che attesta la reale posizione debitoria con l'ente di riscossione è l'estratto di ruolo. 

Con il ruolo in mano possiamo controllare la regolarità e la natura dei tributi dovuti, non è un lavoro semplice perché ogni tributo ha un codice e una durata, che cambiano spesso e volentieri e che vengono contestati puntualmente dai responsabili di Equitalia che rispondono al nostro ricorso, non è una passeggiata, è un lavoro che va fatto con precisione e metodo. 

Analizzato il ruolo, in base ai risultati che otteniamo, decidiamo se avviare il ricorso contro Equitalia.

Con il ricorso in autotutela informiamo l'ente degli errori che ha commesso e aspettiamo la sua risposta, la risposta non è rapida, per legge l'ente ha 220 giorni per rispondere, se non risponde la cifra che contestiamo non è più dovuta, se invece risponde l'abbattimento del debito è del 45%. 

L'ipoteca iscritta non è più certa e se stava per essere iscritta viene bloccata sul nascere. 

Il pignoramento sul conto corrente e nei confronti di terzi può essere fermato. 

Il fermo amministrativo non è più regolare. 


Praticamente tutta l'operatività di Equitalia si deve fermare perché basata su cifre non vere e da riconteggiare.


Lo stralcio dei debiti avviene automaticamente e si paga solo quello veramente dovuto. 

Possiamo Aiutarti nel valutare e controllare la posizione con Equitalia, lo facciamo gratuitamente, non intendiamo perdere tempo ne far perdere tempo, se vale la pena fare il ricorso parliamo di compensi. 

Contattaci se hai problemi con Equitalia.

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Cartella Esattoriale Equitalia Prescritta? Basta la comunicazione dell'ente per annullare la prescrizione e rinnovare i termini.

18/4/2016

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I tributi si prescrivono dopo un arco di tempo che varia in base al tipo di tributo richiesto dall'ente.

Si calcola che novecento su circa mille miliardi da riscuotere da parte dell'agenzia delle entrate siano viziati da errori (200 e rottti), e i rimanenti 700 impossibili da incassare per vari motivi: aziende fallite, nullatenenti, decadenza, prescrizione ed altro. 

La prescizione rispetto alla decadenza ha un difetto, è rinnovabile dall'ente ogni volta che invia una comunicazione al soggetto debitore.

Facciamo un esempio semplice, ho un 1kg di farina,  la scadenza è tra tre anni, passati i tre anni ho la farina scaduta e da buttare, gli enti cosa fanno invece di buttarla...

Si cambia il sacco con una nuova data di scadenza, farina da buttare, con una data e confezione nuova. 

Ogni volta va analizzata per vedere s'è regolare o scaduta.


La decadenza invece è un rapporto tra fornitori: ti do l'incarico di vendere la farina, sia la buona che la cattiva, e devi farlo entro una data, il tempo non puoi cambiarlo, se non l'hai venduta e continui a farlo oltre i tempi, rischi di perdere tutti i soldi del contratto di fornitura. 

Come controlliamo se Equitalia e gli Enti hanno rispettato questa finestra temporale per consegnare la farina?!

In certe occasioni, quasi kafkiane, serve sia la finanza che il tribunale per smascherare la frode, nella maggior parte dei casi invece si controlla l'estratto di ruolo, come una bolla di consegna e verifichiamo se i tempi sono a norma. 

Se tutto è regolare si paga, se il prodotto è senza garanzia si fa reclamo, se rispondono pago il giusto, se non rispondono non pago niente. 

Controlla se quello che chiede Equitalia è regolare. Contattaci la preanalisi è gratuita.

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Ipoteca Equitalia? Come si Toglie e si Cancella? Parliamo dei vari modi per togliere l'ipoteca legale, di come farlo e della sua cancellazione.

6/4/2016

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Prima domanda l'ipoteca Equitalia è stata iscritta regolarmente? 

Oggi è necessario per l'ente l'invio della
comunicazione preventiva d'iscrizione ipotecaria.
Prima del 2011 l'ente iscriveva l'ipoteca senza avvertire il debitore. 

Questo è il primo modo per togliere l'ipoteca, l'irregolarità nella data d'iscrizione.

L'importo dell'ipoteca è superiore a 20mila euro?



Prima del 2011 qualsiasi importo era valido per iscrivere l'ipoteca, ora le cose sono cambiate, l'importo minimo per farlo è di 20mila euro , sia per la prima casa che per i beni immobiliari aziendali. 

Questo è il secondo motivo per togliere l'ipoteca. 

Se l'iscrizione è stata comunicata e l'importo supera i 20mila, i motivi per togliere e cancellare l'ipoteca sono altri, la somma dovuta è certa?

Analizzando l'estratto di ruolo, possiamo vedere se gli importi dovuti sono decaduti o prescritti, se ci sono errori, l'ipoteca non si basa più su importi certi e quindi non è più valida.  

Si procede con il ricorso in autotutela e si rimane in attesa della risposta dell'ente di riscossione. 

L'ente ha 220 giorni per rispondere al nostro ricorso, se non lo fa nulla è dovuto, ergo non ci sono le basi su cui poggia l'ipoteca e va cancellata.

In alcuni casi l'ipoteca rimane, però cambiano gli importi, se il debito passa da 200mila a 30mila, è tutto un altro discorso, la rateizzazione diventa sostenibile e non fa morire l'azienda. 
L'ipoteca , viene tolta dall'ente dopo il pagamento dell'importo dovuto e se rateizzato alla fine della rateizzazione.


Questi sono i motivi forti con cui combattere l'ipoteca legale Equitalia, contattaci per verificare se l'ipoteca iscritta è regolare. Siamo pronti ad aiutarti.

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Sospendere e Fermare la Vendita dell'Immobile all'Asta. Il Giudice con le Giuste Motivazioni Può Bloccare Tutto.

20/1/2016

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Sospendere l'esecuzione immobiliare e fermare la vendita all'asta del nostro patrimonio immobiliare è possibile. 

Come farlo nel concreto?  Per bloccare la procedura servono dei motivi molto forti davanti al giudice. 

Il processo è come una reazione chimica: dai reagenti otteniamo i prodotti, e l'equilibrio si sposta in base a come procede la reazione.

Quindi se non facciamo niente, si sposta tutto a favore della banca, se si propone un motivo debole siamo ancora in perdita, quando invece abbiamo motivazioni forti la bilancia si sposta a nostro favore. 

Queste motivazioni forti vanno cercate nel rapporto con le banche.

Siamo in asta per quale motivo? 

Per non esser riusciti a pagare dei mutui?  Questo mutuo a cosa è servito? 

Siamo in asta perché abbiamo garantito con fidejussioni personali il patrimonio aziendale o per altri motivi? 

Cosa abbiamo ipotecato per garantire il credito ottenuto dalla banca? 

Poi i tassi sono regolari o anomali? 

Ci sono fidi allegati o altri prodotti come derivati o abbiamo chiuso un leasing?

Sono tante le domande a cui dobbiamo dare una risposta.

La musica può cambiare profondamente se ogni nota va nel posto giusto e possiamo passare da un requiem ad una sinfonia nell'arco di poco tempo con gli strumenti giusti e musicisti adeguati.  

Il controllo di ogni punto che ci ha portato alla vendita all'incanto può darci un appoggio sicuro per fermare l'iter dell'asta. 

La banca può fare e fa molte cose irregolari, fuorilegge e passibili di sanzioni molto pesanti,  e quando sono portate agli occhi del giudice il torto è così evidente che non possiamo che non aver ragione.  

Estorsioni, Frodi, Truffe e Usura sono rilievi Penali e sono all'ordine del giorno nei rapporti con le banche. 

Va detto anche che se non ci sono i giusti motivi non possiamo fare niente, e se iniziamo una causa senza fatti concreti possiamo essere condannati per lite temeraria, quindi tutto va pesato con giudizio prima di muoversi. 

Se hai all'asta un tuo immobile o l'intero patrimonio, puoi fermare tutto se ci sono i giusti motivi, contattaci.

Le banche non sono corrette e trovare anomalie nel rapporto è molto probabile!

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