![]() Equitalia cambia padrone, da luglio 2017 sarà interamente controllata dall’Agenzia delle Entrate, che acquisterà la quota che appartiene all’INPS. Un modo per far fare cassa all’INPS e per trasformare la nuova società in un ibrido tra Guardia di Finanza e Magistratura, possiamo immaginare come si andrà a finire. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione spa, nata dalla fusione per incorporazione, continuerà ad essere un ente privato con mezzi di controllo statali come l’accesso a banche dati, conti correnti e altre informazioni degne di un operazione investigativa antimafia e finora concessi solo all’Agenzia delle Entrate, ai Ministeri, alla Magistratura e alla GdF. Questo da una parte fa sorridere e dall'altra mette l’amaro in bocca. Perché se uno controlla un qualsiasi sito di una banca trova il servizio fornito per evitare i relativi controlli e come sempre gli agnelli da sacrificare sono le persone comuni o piccole e medie imprese che vogliono lavorare onestamente e si trovano in mezzo al conflitto a fuoco tra banche e stato. Siamo danni collaterali, solo numeri e nient’altro sia per le banche che per lo stato. Il sistema è nato così e rimarrà tale anche se dovesse cambiare, il nuovo è sempre un sistema, può operare in modo diverso; è il fine che non cambia, un sistema in equilibrio è meglio di uno spostato verso una direzione. Allora cerchiamo di spostare l’equilibrio anche verso di noi! il modo vincente e più efficace per resistere e continuare a vivere sia come persona fisica che come impresa è capire come funzionano e sfruttare a proprio vantaggio le regole che ci sono. Come si dice: “La legge non ammette ignoranza” quindi cerchiamo d’usufruire delle possibilità che la legge ci dà a nostro favore. Come ben sapete Equitalia sbaglia e anche di tanto, non esiste posizione con l’ente in cui non ci sia un irregolarità, lo dimostra il fatto che i numeri degli immobili in asta esattoriale si contano sulle dita, perché i pignoramenti immobiliari su ipoteche regolari sono prossimi allo zero. Come detto nel post precedente lo stato vuole fare cassa rottamando i piccoli importi facili e senza problemi, se si scende con la rottamazione sotto i 20mila di debito, l’ipoteca va cancellata. Ergo facciamo una rottamazione con poche rate, sei in grado di darmi 15mila euro in meno di un anno? No! Bene niente rottamazione e continuo a tenerti sul filo perché l’iscrizione dell’ipoteca va in banca dati e accedere al credito diventa un miraggio. Allo sportello consigliano anche di prendere un finanziamento per pagare i debiti, non credo sia facile con una segnalazione in centrale rischi, esattori sordi e a senso unico e che fanno finta di non sapere come funziona il mondo reale. Come possiamo sfruttare la rottamazione a nostro vantaggio e togliere l’ipoteca? 1) Controlliamo la regolarità dei ruoli iscritti nell’estratto ruolo Equitalia. 2) Controlliamo la correttezza degli interessi dovuti. 3) Verificata la regolarità delle somme iscritte a ruolo e dei relativi interessi procediamo con il ricorso in autotutela per sospendere l’eventuale rateizzazione e per richiedere la cancellazione dell’ipoteca. Perché se il debito è diverso l’ipoteca diventa irregolare e si deve procedere con un nuovo preavviso. Per Equitalia è obbligatorio comunicare l’iscrizione d’ipoteca con il preavviso, perché fino al 2011 non lo faceva. Equitalia per iscrivere ipoteca deve prima inviare un preavviso in cui si avverte il debitore che se non pagherà entro 30 giorni il suo debito verrà iscritta ipoteca sul suo immobile. L’importo minimo per farlo deve essere 20 mila euro. Se non si tratta della prima casa c’è anche la probabilità del pignoramento. Come detto prima, i casi sono pochi perché l’ente non lavora in maniera regolare e lo sanno e per questo evitano di far partire un asta e di rischiare una facile revocatoria con l’intervento del giudice. Furbescamente attendono che una banca o un creditore inizi l'iter del pignoramento immobiliare per poi fare l'intervento in asta e accodarsi nella procedura con il fatto che il suo grado supera anche la banca. Prima viene pagata Equitalia e poi la banca, si capisce perché ci sia tensione tra i due mondi e convenga in certi casi far accendere il conflitto a livello legale. Prima del 2011 invece era il Far West, case all’asta per importi ridicoli e in certi casi appropriazioni indebite di particolari immobili sottratti a soggetti incapaci di difendersi adeguatamente, per capirci parliamo di anziani soli con immobili in centro città. A forza di suicidi, scandali, attentati e crescenti tensioni sociali, è stata regolamentata questa attività fuori controllo partita con la scusa degli evasori fiscali e del far pagare le tasse a tutti, ovviamente con le regole dettate da chi ha privilegi, posizioni di potere e gli occhi chiusi di fronte alla vera evasione delle grandi aziende e allo spreco e saccheggio delle risorse statali. Chiudendo la vena polemica torniamo ai fatti: Ora prima di mettere l’ipoteca Equitalia avverte e può farlo solo per determinati importi. Si può bloccare questo iter in vari modi e per vari motivi, un controllo chirurgico può risolvere efficacemente il problema. Capito il vero da pagare si può procedere con la rottamazione sempre controllando la convenienza o procedere con una rateizzazione se non si è decaduto dal beneficio di rateizzare. Nelle ultime ore si sta parlando dell’allungare i tempi per aderire alla rottamazione e il numero delle rate, sempre fino al 2018, per questo è meglio prima controllare il ruolo e poi valutare la convenienza della rottamazione, la situazione è dinamica e di questo va tenuto conto. I moduli sul sito Equitalia non sono ancora cambiati. Ricordiamo che l’ipoteca Equitalia è segnata nelle banche dati tipo Cerved come in centrale rischio, quindi i problemi possono aumentare se di mezzo c’è anche la banca. Contattaci per procedere al controllo della posizione con Equitalia.
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![]() Prima domanda l'ipoteca Equitalia è stata iscritta regolarmente? Oggi è necessario per l'ente l'invio della comunicazione preventiva d'iscrizione ipotecaria. Prima del 2011 l'ente iscriveva l'ipoteca senza avvertire il debitore. Questo è il primo modo per togliere l'ipoteca, l'irregolarità nella data d'iscrizione. L'importo dell'ipoteca è superiore a 20mila euro? Prima del 2011 qualsiasi importo era valido per iscrivere l'ipoteca, ora le cose sono cambiate, l'importo minimo per farlo è di 20mila euro , sia per la prima casa che per i beni immobiliari aziendali. Questo è il secondo motivo per togliere l'ipoteca. Se l'iscrizione è stata comunicata e l'importo supera i 20mila, i motivi per togliere e cancellare l'ipoteca sono altri, la somma dovuta è certa? Analizzando l'estratto di ruolo, possiamo vedere se gli importi dovuti sono decaduti o prescritti, se ci sono errori, l'ipoteca non si basa più su importi certi e quindi non è più valida. Si procede con il ricorso in autotutela e si rimane in attesa della risposta dell'ente di riscossione. L'ente ha 220 giorni per rispondere al nostro ricorso, se non lo fa nulla è dovuto, ergo non ci sono le basi su cui poggia l'ipoteca e va cancellata. In alcuni casi l'ipoteca rimane, però cambiano gli importi, se il debito passa da 200mila a 30mila, è tutto un altro discorso, la rateizzazione diventa sostenibile e non fa morire l'azienda. L'ipoteca , viene tolta dall'ente dopo il pagamento dell'importo dovuto e se rateizzato alla fine della rateizzazione. Questi sono i motivi forti con cui combattere l'ipoteca legale Equitalia, contattaci per verificare se l'ipoteca iscritta è regolare. Siamo pronti ad aiutarti. ![]() Sospendere l'esecuzione immobiliare e fermare la vendita all'asta del nostro patrimonio immobiliare è possibile. Come farlo nel concreto? Per bloccare la procedura servono dei motivi molto forti davanti al giudice. Il processo è come una reazione chimica: dai reagenti otteniamo i prodotti, e l'equilibrio si sposta in base a come procede la reazione. Quindi se non facciamo niente, si sposta tutto a favore della banca, se si propone un motivo debole siamo ancora in perdita, quando invece abbiamo motivazioni forti la bilancia si sposta a nostro favore. Queste motivazioni forti vanno cercate nel rapporto con le banche. Siamo in asta per quale motivo? Per non esser riusciti a pagare dei mutui? Questo mutuo a cosa è servito? Siamo in asta perché abbiamo garantito con fidejussioni personali il patrimonio aziendale o per altri motivi? Cosa abbiamo ipotecato per garantire il credito ottenuto dalla banca? Poi i tassi sono regolari o anomali? Ci sono fidi allegati o altri prodotti come derivati o abbiamo chiuso un leasing? Sono tante le domande a cui dobbiamo dare una risposta. La musica può cambiare profondamente se ogni nota va nel posto giusto e possiamo passare da un requiem ad una sinfonia nell'arco di poco tempo con gli strumenti giusti e musicisti adeguati. Il controllo di ogni punto che ci ha portato alla vendita all'incanto può darci un appoggio sicuro per fermare l'iter dell'asta. La banca può fare e fa molte cose irregolari, fuorilegge e passibili di sanzioni molto pesanti, e quando sono portate agli occhi del giudice il torto è così evidente che non possiamo che non aver ragione. Estorsioni, Frodi, Truffe e Usura sono rilievi Penali e sono all'ordine del giorno nei rapporti con le banche. Va detto anche che se non ci sono i giusti motivi non possiamo fare niente, e se iniziamo una causa senza fatti concreti possiamo essere condannati per lite temeraria, quindi tutto va pesato con giudizio prima di muoversi. Se hai all'asta un tuo immobile o l'intero patrimonio, puoi fermare tutto se ci sono i giusti motivi, contattaci. Le banche non sono corrette e trovare anomalie nel rapporto è molto probabile! ![]() Quando la banca ti fa firmare il contratto, sei sicuro che tutto sia regolare? Quante garanzie hai dato per l'apertura di credito? La normale prassi è quella della ipergaranzia per la banca, tutto a scapito dell'imprenditore e della sua famiglia, praticamente serve anche la garanzia della nonna in certe occasioni. Altre volte la banca, oltre al finanziamento, ti accolla un corollario di prodotti che francamente non servono a nulla, tranne che a generare commissioni e spese varie. Un caso tipico viene in mente quando il cliente chiede credito e l'azienda è in buone condizioni, cosa fa la banca per approfittare di questa ghiotta opportunità? Parliamo di finanziamenti sopra una certa cifra, quindi posizioni abbastanza importanti: Mutuo a sei zeri, apertura di credito in conto da 6-700mila ogni trimestre con sbilanci notevoli, aggiungiamo anche un derivato Swap OTC per coprire il rischio con un paio di milioni e il gioco è fatto. Se il tasso del mutuo va bene, il lavoro oscuro lo fa il derivato, con le spese di gestione, con le perdite per la volatilità del mercato, e la copertura dei margini. Parliamoci chiaro, questi derivati sono strumenti sofisticati, spesso utilizzati dalle stesse banche per fregare altri istituti di credito, ergo se non sei un esperto, la banca vince in partenza. Alcune volte firmi e sei già in perdita e non parliamo di briciole, aggiungi la rata del mutuo, le spese del fido e arriviamo ad una discreta somma estromessa a mani basse dalla banca. E se il giocattolo si rompe? Ecco entrare in campo le garanzie concesse per avere questo arsenale di credito. Primo grado: Le Ipoteche, se non si rientra si inizia a spolpare il patrimonio immobiliare della società e/o quello di famiglia. Prima arriva il decreto ingiuntivo o direttamente l'atto di precetto, poi il pignoramento e la vendita all'asta, controlliamo le ipoteche prima di darla vinta alle banche, tutto si può fermare se ci sono le condizioni giuste. Secondo passo: Le Fidejussioni, qui entriamo nella tragedia, praticamente tutti quelli che hanno firmato, sono diventati garanti per la cifra richiesta e si parla di tutta la famiglia e parentela, aggiungiamo anche altri soci esterni e ci troviamo di fronte ad una catastrofe economica globale. Anche le fidejussioni sono da controllare per verificare la loro correttezza. La banca non lo dice, ma questi passi vanno fatti a norma di legge e più volte di quanto pensi non è così, loro fanno il loro lavoro, e tu se non conosci le regole, come puoi opporti? Sei sicuro che le garanzie richieste e i prodotti finanziari proposti per il credito siano regolari e fatti nel modo corretto? Contattaci per entrare nel dettaglio e verificare i lati oscuri del contratto che ti è stato proposto. ![]() Le cifre richieste da Equitalia sono vere o no? Spesso ci troviamo di fronte ad irregolarità e richieste superiori a quelle realmente dovute. Difficilmente tutti controllano la regolarità del debito con l'erario, pochi mettono in dubbio che ci sia qualcosa da controllare e l'ente di riscossione continua il suo lavoro oscuro a scapito di persone in difficoltà. Negli articoli precedenti, abbiamo parlato ampiamente dei problemi che un contenzioso con l'ente di riscossione può generare: 1) Iscrizione dell'ipoteca legale Equitalia sulla prima casa non pignorabile, se intestata a persona fisica. Pagando la rateizzazione si toglie l'iscrizione ipotecaria Equitalia dopo l'ultima rata pagata, se si vende casa l'ente incassa per te e se avanza qualcosa restituisce le briciole, con il nostro aiuto puoi controllare e scoprire che l'ipoteca Equitalia è stata iscritta in modo irregolare e togliere l'iscrizione. 2) Vendita all'asta sia degli immobili che dei beni strumentali dell'impresa. Pignoramento di quote sia di società che immobiliari, per i debiti aziendali con Equitalia; se questi sono intestati e fanno parte del patrimonio all'azienda. Nei casi di società in nome collettivo, in accomandita semplice, e di ditta individuale si risponde col proprio patrimonio personale, anche nelle società a responsabilità limitata ci sono dei rischi se la gestione finanziaria è stata azzardata. 3) Fermo amministrativo su veicoli sia privati che della società; qui va dimostrato l'acquisto da parte dell'azienda per fermare il fermo, e dimostrare che il veicolo viene utilizzato per l'attività. 4) Pignoramento del conto corrente e presso terzi da parte di Equitalia; delle cifre da incassare o incassate, quindi crediti, cifre depositate, affitti e altro, l'ente può anche bloccare l'accesso a conti bancari come garanzia e per sbloccarli ci vuole un po tempo e vari solleciti, anche se si dimostra l'errore dell'ente. 5) Problemi anche per gli amministratori di srl; perché i contributi pensionistici vanno versati e Equitalia ti segue anche se chiudi la società. Il problema maggiore, è credere e pensare che tutto sia dovuto, e quindi anche a norma di legge. Invece no, le cifre richieste dall'ente di riscossione spesso presentano anomalie e quanto richiesto può essere non veritiero, quindi cosa fare? I passi sono semplici, controlla con il nostro aiuto la tua posizione debitoria con Equitalia. Quali documenti servono? Copia dell' Estratto di Ruolo Equitalia, copia delle cartelle esattoriali, della comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria, del fermo amministrativo e di tutte la comunicazioni avvenute con l'ente. Altri documenti verranno richiesti, per entrare nel dettaglio quando ci sentiremo. Se ci sono richieste sbagliate, (e troviamo molto spesso qualcosa che non va), da parte dell'ente procediamo con il ricorso in autotutela equitalia e chiudiamo la faccenda definitivamente, nell'arco di tempo di un anno. Contattaci per verificare la tua posizione Equitalia ![]() Il pignoramento immobiliare è l'ultimo passo dell'iter giudiziario che porta alla vendita all'asta. Dell'atto di precetto e del decreto ingiuntivo, dei loro termini e come fare e per quali motivi fare opposizione, abbiamo parlato precedentemente. Dei vizi che possono far annullare il pignoramento, e della conversione dello stesso si è detto qui. Parliamo ora di cosa fare per fermare il pignoramento bancario da parte della banca: Diciamo subito che la vendita all'incanto si può bloccare ed è possibile fermare tutta la procedura, sempre, se si hanno in mano elementi concreti del comportamento anomalo dell'istituto bancario. La nostra missione è trovare ed evidenziare efficacemente le irregolarità nel rapporto con la banca. Ci sono 3 passi differenti da seguire per centrare l'obbiettivo: 1) La verifica contrattuale del rapporto che abbiamo aperto con la banca; i contratti di apertura di credito di un fido, di un mutuo, di un leasing e di un derivato possono essere molteplici e devono avere caratteristiche adeguate al testo unico bancario e questo a prescindere del controllo dei tassi. Spesso basta solo questo per annullare un pignoramento, la banca guadagna sull'ignoranza contrattuale del cliente e per certi atti stipulati si può richiedere anche il procedimento disciplinare contro il notaio, fino alla radiazione dall'albo. In certi casi per dirla con un francesismo, la banca vuole fottere tutti, sia altri creditori che Equitalia e qui può diventare molto istruttivo quando lo si fa presente al giudice. 2) Controlliamo la regolarità delle garanzie prestate per avere l'accesso al credito; quante persone hanno garantito e con cosa, l'ipoteca e le fidejussioni sono a norma o ipergarantite? La banca ha una tendenza a scordarsi di quello che dovrebbe fare per legge e chiude gli occhi con i soldi degli altri. 3) Analizziamo i tassi delle operazioni finanziare aperte per appurare la loro regolarità e si parla di anatocismo ed usura bancaria e anche qui vediamo che spesso la banca ha giocato con i numeri. Nei prossimi articoli approfondiremo le modalità e i comportamenti irregolari della banca, come abbiamo fatto con Equitalia, anche perché spesso e volentieri ci sono, nello stesso momento, problemi con entrambi questi enti. Se vuoi fermare il pignoramento immobiliare dalla banca e evitare la vendita all'asta. Contattaci! La nostra prima analisi è gratuita, chiedi e ti sarà dato. |
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