![]() La sospensione dell'invio delle cartelle esattoriali Equitalia verrà attuata dal 24 Dicembre al 6 Gennaio 2016. Questa piccola tregua per le festività natalizie è il preludio alla valanga di cartelle che verranno inviate il prossimo anno. Cosa fare per fermare questa tempesta all'orizzonte? Primo punto: mantenere il controllo degli eventi. Se arriva una cartella è meglio controllare la totale posizione iscritta a ruolo prima di richiedere un sospensione, i tempi ci sono e ci si può muovere senza frenesia. Controllato il ruolo e verificata la presenza di anomalie si può procedere con il ricorso in autotutela per richiedere a Equitalia di sospendere le procedure di riscossione. Trascorsi 220 giorni le nostre richieste vengono accettate per tacito assenso, l'ente deve essere in grado di produrre una risposta alla nostra richiesta in questo arco di tempo, se non rispetta questi termini i soldi richiesti non son più dovuti. Facciamo un esempio: all'impresa di Tizio arriva una cartella da 30mila euro, richiede l'estratto di ruolo per sapere quante altre posizioni debitorie ha con l'ente. Scopre di avere un debito complessivo di 450mila euro, le paure aumentano, fa un ispezione ipotecaria e trova un ipoteca iscritta per questo debito. Che fare? Rateizzare 450mila in 72 rate è insostenibile in questo momento. Ci sono alternative? Ci contatta e richiede un controllo dei termini di prescrizione e di decadenza dei tributi iscritti a ruolo. L'alternativa è la commissione tributaria con i 7-8 anni di attesa e i costi legali dell'avvocato per ogni singola cartella e non per tutto l'importo iscritto a ruolo, con l'incertezza di non sapere come andrà a finire, Tizio non vuole sprecare soldi e tempo in questa soluzione, nel frattempo l'ente può pignorare, conti,quote, immobili e questo non deve succedere. Dal nostro controllo ci si può aspettare che sia tutto regolare ( e ancora non è capitato) o che sia tutto irregolare ( pochi casi ma ci sono), in questo caso troviamo 300mila euro irregolari, ci accordiamo con Tizio per procedere con il ricorso. Si richiede il controllo della cifra richiesta all'ente, di togliere l'ipoteca finché non sapremo il reale dovuto e di sospendere con diffida le procedure di riscossione. Se l'ente non risponde entro 220 giorni i 300mila non sono più dovuti, se risponde prima si risparmia il 45% dei 300 irregolari circa 135mila euro. Il debito in questo caso può passare da 450 a 150 oppure da 450 a 315 e questo stralcio lo fa direttamente Equitalia senza comunicarlo ma aggiornando l'estratto di ruolo. Perché altrimenti sarebbe un invito a richieste di risarcimento danni e non invieranno mai una lettera in cui ammettono di avere torto. In ogni caso vanno fatti i conti: Ci sono poi i soldi per pagare l'ente? Nel lasso di tempo che l'immobile è libero dall'ipoteca si può vendere o proteggere? C'è di mezzo anche la banca? Lo scenario può essere multiplo e per ogni caso la strategia più efficace va valutata attentamente. Contattaci se hai problemi con le banche o Equitalia, la soluzione è a portata di mano.
0 Commenti
Il tuo commento sarà pubblicato dopo l'approvazione.
Lascia una risposta. |
Ricerca Rapida per approfondire? Clicca la parola che stai cercando.
Categories
Tutto
Archivio articoli
Dicembre 2016
|